La terapia chelante è un metodo per la rimozione dei metalli tossici, che si accumulano nell’organismo danneggiandolo. Vediamo di che cosa si tratta, come agisce, come farla e per quali indicazioni. Buona lettura!
Che cos’è la terapia chelante
La terapia di chelazione è stata utilizzata come trattamento (orale o endovenoso) per rimuovere i metalli pesanti dal sangue fin dagli anni ’50 e rappresenta un metodo efficace per affrontare le problematiche sulla salute causate da questi metalli.
Metalli pesanti
Con l’espansione dell’uso di metalli pesanti nei processi di produzione industriale queste sostanze tossiche possono diffondersi nell’ambiente ed accumularsi nel corpo umano. I metalli pesanti includono atomi di numerosi elementi chimici tra cui: piombo, mercurio, ferro, rame, uranio, cadmio, arsenico, nichel, alluminio, bismuto, tallio, tungsteno, cesio, stagno, bario e berillio. I metalli pesanti sono estremamente ossidanti e tossici per il corpo e persino a bassi livelli sono in grado di provocare effetti negativi sulle cellule, sugli organi e su molti sistemi fisiologici dell’organismo. Inoltre la combinazione di più metalli può essere alquanto pericolosa per la salute.
Intossicazione
Oggi la tossicità da metalli pesanti rappresenta un problema crescente a causa della loro diffusione (es. otturazioni dentarie, oggetti della vita quotidiana, inquinamento, alimenti ed acqua contaminati). È noto che i metalli pesanti sono difficili da rimuovere dal sistema e la terapia di chelazione può essere un’ottima alternativa per disintossicare il corpo.
I benefici della terapia chelante
L’esperienza clinica ha dimostrato che la terapia di chelazione può essere utilizzata per una serie di condizioni e problemi attraverso i seguenti meccanismi:
- Riduzione dell’infiammazione combattendo i danni da radicali liberi e rimuovendo i metalli;
- Rimozione dei metalli pesanti;
- Prevenzione dell’indurimento delle arterie con conseguente rimozione dell’accumulo di calcio e placca;
- Promozione di una sana e normale distribuzione dei minerali nutrizionali essenziali (cromo, cobalto, zinco, ecc.) all’interno delle cellule.
In aggiunta la terapia di chelazione ha mostrato risultati promettenti nel migliorare con successo la salute dei pazienti con vari disturbi come la vasculopatia periferica, fibromialgia, fatica cronica, il morbo di Alzheimer, il Parkinson, la sclerosi multipla, l’autismo ed altre condizioni croniche e complesse.
Come funziona la terapia
La chelazione prevede l’uso di composti specifici per il legame con determinati metalli pesanti, tra cui mercurio, piombo, cadmio e arsenico rimuovendoli infine dal corpo. Questo tipo di terapia implica iniezioni endovenose di un agente chelante, che si lega a metalli pesanti e minerali nel sangue in modo che il corpo possa quindi eliminarli. Esistono diversi agenti chelanti tra cui il DMPS, EDTA, DMSA, il cui utilizzo deve essere valutato in sede di consulto.
Perché farla?
Perché la terapia chelante è efficace e valida nella rimozione dei metalli pesanti accumulati nel corpo contrastando gli effetti dannosi della tossicità.
Le problematiche relative alla tossicità da metalli pesanti o altre tossine si manifestano in modo eterogeneo e possono essere alla base di un ampio spettro di disturbi non spiegabili altrimenti come per esempio tremori, mal di testa, alterazioni del tono dell’umore non giustificati, infertilità, deficit immunitari, disturbi epatici, renali, neurologici (es. Alzheimer, Parkinson), spettro autistico ed alterazioni neurocognitive (es. memoria, linguaggio). Inoltre la terapia chelante può essere indicata anche per alcuni disturbi cardiovascolari come l’aterosclerosi insieme alle altre terapie raccomandate.
Come farla
È necessario effettuare un consulto preliminare con lo specialista di riferimento prima della terapia, che consiste in trattamenti ambulatoriali.
Quale frequenza?
La frequenza dipende dal grado di tossicità e dalle condizioni cliniche. Può variare da una volta alla settimana fino ad una volta al mese.
Controindicazioni
Eventuali controindicazioni devono essere valutate in sede di consulto ed includono insufficienza renale, insufficienza cardiaca, grave disfunzione epatica, ipocalcemia, allergie ai principi attivi, gravidanza ed allattamento.
Test metalli pesanti
È possibile effettuare un’analisi del grado di intossicazione da metalli pesanti tramite uno specifico protocollo.
Chelazione dei metalli pesanti
In seguito all’evidenza di un accumulo di metalli pesanti è possibile procedere alla terapia basata sulla chelazione.
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Terapia Chelante Milano e Monza
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