La sindrome premestruale provoca un forte disagio nel del periodo vicino alle mestruazioni. Scopriamo che cosa vuol dire, quali sintomi comporta e quali sono le nostre soluzioni.
Che cos’è la sindrome premestruale
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Il termine sindrome premestruale racchiude un gruppo di sintomi collegati alle mestruazioni, che compaiono da una a due settimane prima del ciclo e scompaiono o si riducono drasticamente all’inizio del sanguinamento. Coinvolge ovviamente le donne in età fertile, pur presentandosi con effetti diversi da donna a donna. Può essere per alcune soltanto un piccolo fastidio mensile, mentre in altri casi può ostacolare notevolmente lo svolgimento delle attività quotidiane e del lavoro.
I sintomi
La sindrome premestruale mostra un quadro eterogeneo di sintomi, tra cui i principali sono i seguenti: labilità emotiva con scoppi di collera, dolore al seno, emicrania, comportamenti aggressivi, irritabilità, edemi da ritenzione idrica alle mani e piedi, gonfiore addominale ed alterazioni dell’alimentazione. Compare disagio fisico, affettivo e comportamentale che si manifesta regolarmente durante l’ultima fase del ciclo mestruale. In special modo le variazioni dell’affettività mostrano aspetti tipicamente ansiosi e/o depressivi.
I sintomi scompaiono entro il quarto giorno del flusso mestruale e non ricompaiono fino almeno al tredicesimo giorno. È importante sottolineare che nella diagnosi di sindrome premestruale il ciclo deve essere comunque regolare e senza un forte incremento del dolore durante il mestruo come avviene invece nella dismenorrea.
Il sistema endocrino e gli ormoni
Nel corpo esistono circa una cinquantina di differenti ormoni, che hanno il delicato compito di trasmettere informazioni essenziali da una cellula all’altra. Gli ormoni sono diffusi in tutto l’organismo e circolando nel sangue agiscono lontano dalle cellule che li hanno prodotti fino ad interagire con le cellule bersaglio aventi recettori specifici. Benché il sistema ormonale sia generalmente abbastanza lento, una volta messo in moto le sue azioni sono potenti e di lunga durata influenzando un alto numero di funzioni cellulari e fisiologiche.
Gli ormoni partecipano come regolatori a numerose funzioni biologiche (es. pressione arteriosa, temperatura), sono fondamentali per lo sviluppo e la crescita dell’organismo, modulano il metabolismo energetico ed influenzano gli aspetti riproduttivi come il funzionamento delle gonadi, la maturazione sessuale, la gravidanza, la lattazione ed il mantenimento della capacità riproduttiva. In questo articolo di particolare interesse è l’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, che tramite i collegamenti tra il sistema nervoso e quello riproduttivo è responsabile della maturazione delle ovaie, dell’ovulazione, della produzione di ormoni come gli estrogeni ed il progesterone.
Squilibrio ormonale nella sindrome premestruale
Alla base di numerosi disturbi femminili vi è uno squilibrio ormonale, cioè un’alterazione dei normali livelli ormonali o del loro funzionamento nell’organismo. Il ciclo femminile è altamente regolato attraverso un sistema che comprende due aree cerebrali importanti: l’ipotalamo e l’ipofisi. Qui viene stimolata la secrezione di due ormoni deputati a controllare la maturazione dei follicoli ovarici e l’ovulazione: l’ormone follico stimolante (FSH) e l’ormone luteinico (LH). Questi ormoni a loro volta sono responsabili della produzione di ormoni androgeni, che possono essere convertiti in estrogeni, e di progesterone.
Il problema della sindrome premestruale ruota attorno ad un’alterazione del rapporto tra gli ormoni estrogeni ed il progesterone. La dominanza estrogenica rappresenta un aspetto fondamentale di cui tenere conto nella terapia e può a sua volta ripercuotersi su altri sistemi fisiologici ed ormonali, in particolare la ghiandola tiroidea e le surrenali. Tra le possibili cause della dominanza estrogenica ci sono: disturbi epatici, obesità, carenze nutrizionali, assunzione di estrogeni di sintesi, stress psicofisico persistente, esposizione ad inquinanti ad azione ormonale.
Le nostre soluzioni
Noi del Centro di Medicina Biologica ci occupiamo di disturbi ormonali femminili, tra cui la sindrome premestruale, attraverso test specifici e terapie mirate al benessere dell’intera persona. In particolare nel caso della sindrome premestruale valutiamo lo stato di salute completo insieme ai possibili fattori alla base del disturbo come per esempio lo stile di vita, l’alimentazione e le capacità detossificanti. Inoltre ci avvaliamo di analisi innovative per la valutazione dei reali livelli ormonali, degli interferenti endocrini (xeno-estrogeni) e di molto altro. In conclusione ci prendiamo carico della persona tenendo conto delle numerose interrelazioni alla base della salute e lo facciamo in un’ottica di medicina biologica e naturale.
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