La sindrome dell’ovaio policistico è una problematica comune nelle donne ed è caratterizzata da infertilità, acne, irsutismo, presenza di cisti ovariche e mancanza di un normale ciclo mestruale. Tende a manifestarsi generalmente in età adolescenziale ed i suoi segni possono persistere nel corso della vita, oltre ad essere accompagnata da un generale abbassamento della qualità di vita e del benessere psicofisico. Rappresenta pertanto un disturbo di natura multifattoriale in cui convergono diversi aspetti tra cui quelli genetici, metabolici, ormonali e persino infiammatori. In particolare in questo articolo ci soffermiamo sulla relazione esistente tra sindrome dell’ovaio policistico ed infiammazione e su come il Cembio affronta questo disturbo all’interno dei suoi percorsi terapeutici.
Introduzione alla sindrome dell’ovaio policistico
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La sindrome dell’ovaio policistico, talvolta detta anche micropolicistosi ovarica, è un disturbo che riguarda circa il 5-15% delle donne in età fertile. In particolare si tratta di un’alterazione ormonale caratterizzata da un aumento degli ormoni androgeni, mancanza di ovulazione e presenza di eccessive cisti a livello dell’ovaio.
La sindrome dell’ovaio policistico (abbreviata dall’inglese in PCOS) è associata ad un maggior rischio di malattie cardiovascolari e metaboliche tra cui la sindrome metabolica, la steatosi epatica ed il diabete di tipo 2. Sulla base degli studi più recenti sono stati evidenziati diverse variazioni genetiche, dette tecnicamente polimorfismi genetici, che aumentano il rischio di sviluppare la micropolicistosi ovarica.
Ad ogni modo la genetica interviene in questo disturbo insieme all’interazione con vari fattori collegati ambientali e collegati allo stile di vita. Per esempio in almeno quattro casi su dieci di PCOS si è in presenza di eccessiva adiposità addominale, sovrappeso o obesità. Per questi motivi, accanto a terapie specifiche, l’attenzione per uno stile di vita sano (fumo, droghe, sonno, alcool), l’alimentazione e l’attività fisica rappresenta un aspetto importante nei percorsi terapeutici del Cembio.
Il ruolo dell’infiammazione nella PCOS
Benché la sindrome dell’ovaio policistico sia classicamente attribuita alle problematiche ormonali, le evidenze scientifiche più recenti sottolineano le conseguenze dell’infiammazione persistente. In particolare si assiste frequentemente ad un incremento degli indici infiammatori correlati ad uno stato infiammatorio sottosoglia, silente, ma cronicizzato. Per esempio è spesso riscontrabile un incremento della PCR, delle citochine ed interleuchine ad azione pro-infiammatoria, che a loro volta contribuiscono all’iper-androgenismo ed alle problematiche metaboliche.
Diversi fattori possono contribuire ad uno stato di infiammazione cronica e sistemica tra cui, in special modo nelle donne con micropolicistosi ovarica, spiccano per importanza i disturbi del sonno, il disagio emotivo, l’accumulo organico di inquinanti ambientali e l’eccesso adiposo. In merito a quest’ultimo punto è ben noto che l’obesità addominale incide negativamente sulla comparsa e l’aggravamento della sindrome dell’ovaio policistico. Ciò avviene soprattutto a causa delle ripercussioni sull’equilibrio ormonale e sul metabolismo del grasso, del fegato e dei muscoli. Il tessuto adiposo, infatti, può essere paragonato ad un sistema endocrino in grado di secernere varie molecole infiammatorie, mentre l’obesità è collegata all’anovulazione, all’infertilità e varie forme di complicanze in gravidanza. Viceversa il raggiungimento di un peso salutare grazie all’aiuto ed al supporto di uno specialista può migliorare i sintomi ed i segni della PCOS.
L’infiammazione cronica è coinvolta nello sviluppo della sindrome dell’ovaio policistico.
Crescono anche le evidenze relative agli effetti della tossicità ambientale sulla salute e sul benessere riproduttivo. Purtroppo a causa della riduzione degli spazi naturali e delle produzioni industriali per far fronte ai consumi numerose sostanze inquinanti, per lo più di origine antropica, vengono immesse nell’ambiente o veicolate attraverso prodotti commerciali (es. plastiche, solventi, inchiostri, alimenti, smog etc.). Al giorno d’oggi, soprattutto nelle aree urbane, l’esposizione non professionale è generalmente sottosoglia, ma continua e può avvenire tramite l’inalazione, l’assorbimento cutaneo o l’ingestione. In particolare nel caso della sindrome dell’ovaio policistico sembra rilevante l’esposizione ai cosiddetti interferenti endocrini, i quali, come accennato dal nome stesso, interferiscono con la sintesi, il rilascio e/o l’azione di vari ormoni fisiologici. Tra questi vi sono gli idrocarburi aromatici policiclici, i compost perfluorati, i bifenili policlorinati ed il bisfenolo-A
Processi infiammatori e micropolicistosi ovarica
Le citochine, come per esempio il TNF-alfa e interleuchina 1, sono molecole speciali che vengono rilasciate dal sistema immunitario e da altre cellule. Esse sono in grado di esercitare effetti sulle ovaie e sul funzionamento di varie ghiandole ormonali, tra cui per esempio quelle surrenaliche. Di fatto l’aumento dei parametri pro-infiammatori può aumentare la produzione degli androgeni e stimolare la proliferazione delle cellule ovariche della teca, oltre ad essere responsabile di altri eventi comuni nella PCOS come per esempio l’alterazione delle pareti dei vasi, l’aterosclerosi ed il maggior rischio cardio-metabolico.
Inoltre, è stato osservato che le ovaie possono mostrare segni di infiammazione ed una maggiore infiltrazione di cellule infiammatorie.
L’infiammazione e l’aumento della massa grassa creano un circolo vizioso.
Un ulteriore supporto al ruolo dello stato infiammatorio proviene dalla genetica, in quanto le principali variazioni genetiche riscontrate nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico riguardano geni coinvolti sia nel metabolismo cellulare che nelle reazioni immunitarie ed infiammatorie.
L’approccio terapeutico del Cembio
Gli specialisti del Centro di Medicina Biologica aiutano la donna con sindrome dell’ovaio policistico a gestire positivamente i fattori di rischio e le disfunzioni alla base del disturbo tramite analisi e cure mirate alla persona. Il nostro approccio tiene conto dei complessi meccanismi che promuovono e mantengono le problematiche e che riguardano non soltanto il sistema ovarico in modo circoscritto, bensì un insieme di aspetti che riguardano il metabolismo epatico, il tessuto muscolare, l’adipe, lo stato ormonale (non solo degli androgeni) ed il tema di questo articolo, l’infiammazione. Tutto ciò rende la sindrome dell’ovaio policistico una vera e propria sindrome sistemica e non limitata alla sola alterazione delle ovaie e dei suoi ormoni.
Per questi motivi ci occupiamo di questo disturbo tramite cure e terapie da valutare ad hoc sulla base dei sintomi, delle condizioni di salute della persona e degli esami di riferimento. In merito presso il nostro Centro effettuiamo test innovativi relativi all’analisi della suscettibilità genetica, dello stato infiammatorio silente e del profilo ormonale, che forniscono informazioni utili sui processi ed i fattori disfunzionali sottesi.
Per avere maggiori informazioni e per fissare un primo appuntamento contatta la nostra segreteria. Saremo lieti di ascoltarTi.
Riferimenti bibliografici principali:
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