La sindrome del colon irritabile è un disturbo gastrointestinale molto diffuso, che colpisce il 5-20% della popolazione generale, per lo più in età giovanile e nel sesso femminile. Rappresenta una condizione clinica in cui i fattori ambientali e quelli legati allo stile di vita odierno hanno un’importanza rilevante e può comportare gravi ripercussioni sulla qualità di vita.

Colon irritabile: sintomi di un disturbo sottovalutato

Colon irritabile sintomi: quali sono i processi che si innescano? Questa sindrome consiste in un insieme di manifestazioni – i sintomi del colon irritabile, appunto – che si originano nella parte distale dell’intestino in assenza di alterazioni organiche evidenti. E’ presente dolore addominale intermittente e di intensità e localizzazione variabili. Generalmente aumenta dopo i pasti, in caso di stress e migliora con l’eliminazione dei gas e la defecazione.

Tra gli altri sintomi del colon irritabile ricordiamo anche l’alterazione dell’alvo che è un’altra caratteristica tipica e normalmente si alterano periodi di stipsi a fasi di diarrea, generalmente con il predominio di una delle sue manifestazioni. Del colon irritabile, altri sintomi associati sono: distensione addominale, flatulenza, eruttazioni, nausea, maldigestione, disturbi urinari, cefalea, lombalgia, alterazioni del sonno e del tono dell’umore.

Colon irritabile dieta: cosa mangiare?

Colon irritabile dieta: cosa mangiare? E’ ormai comunemente accettato che l’alimentazione svolga un ruolo importante nello sviluppo e nella prevenzione del colon irritabile. Ciò trova una prima conferma nel fatto che la grande maggioranza dei pazienti lamenti forme di “intolleranza” nei confronti di vari alimenti.

Colon irritabile dieta: ecco cosa mangiare. Attenzione innanzitutto agli alimenti piccanti, eccitanti (es. caffè) e quelli favorenti la flatulenza (es. cavolo, anguria, legumi, cipolla). Inoltre le ricerche si sono focalizzate sul ruolo svolto dai carboidrati a catena corta e poco assorbibili. Tra questi possiamo citare a titolo di esempio: il lattosio, il fruttosio, il sorbitolo, il mannitolo, lo xilitolo ed i galactani. In seguito all’ingestione è stato osservato che una proporzione significativa di queste molecole entra nell’intestino tenue e poi nel colon, dove esercita effetti osmotici aumentando il contenuto di acqua. Inoltre il rifornimento di substrati semplici da metabolizzare consente ai microrganismi residenti nell’intestino di produrre molecole di gas, che determinano distensione addominale e sensazioni indesiderate. Tra questi batteri spicca per importanza il genere dei Clostridi.

Colon irritabile rimedi: quali sono?

Colon irritabile rimediColon irritabile rimedi: quali sono i metodi per contrastare naturalmente questo disturbo? Secondo il Centro di Medicina Biologica (Cembio) per affrontare efficacemente la sindrome del colon irritabile è necessario adottare un approccio terapeutico integrato, che favorisca il recupero del benessere psico-fisico. Gli aspetti nutrizionali giocano certamente un ruolo importante, in quanto incidono sul benessere e la funzionalità intestinale. Considerando la variabilità della sindrome e dei sintomi correlati è bene essere seguiti da uno specialista in nutrizione, che personalizzi l’alimentazione secondo i fattori clinici (es. motilità intestinale, maldigestione) e dietetici. Spesso è necessario agire in modo naturale sull’infiammazione silente sottesa a questo disturbo. Inoltre, presso il Cembio, è possibile effettuare test all’avanguardia per la valutazione della salute intestinale, tra cui l’analisi del microbiota intestinale. Quest’ultimo, per inciso, è probabilmente coinvolto nella variabilità inter-individuale della tolleranza verso alcuni alimenti e non altri. In aggiunta, il Centro di Medicina Biologica si avvale di metodiche valide ed efficaci per favorire il ripristino del benessere intestinale. Come per esempio il lavaggio intestinale mediante l’Idrocolon-terapia, l’azione anti-infiammatoria dell’ozono-terapia e l’utilizzo di sostanze bioattive.

Parlando del colon irritabile e dei rimedi, è opportuno, infine, sottolineare che questo disturbo non coinvolge solo l’intestino, bensì è frutto dell’interazione complessa del tratto gastrointestinale e del sistema nervoso centrale. Da qui nasce l’importanza di tenere sotto controllo le forme di stress, che possono esacerbare il disturbo. A riguardo è stato dimostrato che stress psicologico prolungati nel tempo hanno ripercussioni negative sull’integrità della barriera intestinale e sull’infiammazione. Pertanto la comprensione della natura funzionale del disturbo, la regolarizzazione delle abitudini di vita, le tecniche di rilassamento ed il sostegno emozionale possono svolgere un ruolo chiave nel trattamento.

Se vuoi, puoi saperne di più ed approfondire anche su colite ulcerosa, infiammazione del colon, e disbiosi intestinale.

Bibliografia essenziale:

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