È ben noto che una condizione di infiammazione troppo persistente o disregolata può compromettere lo stato di salute dell’organismo ed il senso di benessere psicofisico. Non tutti conoscono però l’importanza del sistema linfatico nella regolazione dello stato infiammatorio e del funzionamento immunitario. In questo articolo del Cembio cercheremo di approfondire questo tema insieme al perché esso viene tenuto in gran considerazione all’interno dei nostri percorsi terapeutici.
Che cosa si intende per infiammazione e sistema linfatico?
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Prima di passare al cuore dell’articolo è opportuno mettere in chiaro alcuni concetti fondamentali. Per infiammazione si intende un insieme complesso di processi fisiologici che hanno l’obiettivo di difendere l’organismo contro agenti patogeni, irritanti o accumuli tossinici e di riportare i tessuti in uno stato di piena integrità e funzionalità. Se in fase acuta lo stato infiammatorio è caratterizzato dalla comparsa di rossore, calore, gonfiore, dolore ed alterazione nella funzionalità della parte colpita, mentre nella cronicità spesso assume forme silenti.
Il sistema linfatico invece è organizzato secondo una rete di vasi, i più piccoli dei quali man mano si raccordano a collettori di maggiori dimensioni. Possiamo dire che forma una rete arborizzata che affianca in parallelo i vasi sanguigni, dei quali assorbono le normali fuoriuscite di contenuto a livello dei tessuti. In aggiunta svolge un ruolo cardine nella cosiddetta sorveglianza immunitaria attraverso il trasporto di cellule e molecole immunitarie fino ai linfonodi, nei quali si struttura la risposta difensiva dell’organismo. Ad ogni modo la funzionalità linfatica è influenzata da diversi fattori come per esempio l’integrità dei capillari sanguigni, da cui fuoriesce il filtrato tissutale, e dalla presenza di stati infiammatori.
Linfa come fattore coinvolto nei disturbi infiammatori
A differenza di quanto si pensava un tempo la linfa non è soltanto una via per il trasporto di fluidi e sostanze, ma il suo ruolo è ormai implicato in diversi disturbi e malattie. Disfunzioni modeste e persino asintomatiche nel funzionamento linfatico potrebbe pertanto contribuire nel tempo allo sviluppo di diverse patologie ed ai disturbi cognitivi tipici dell’invecchiamento.
Per esempio il morbo di Crohn e la colite ulcerosa appartengono alle malattie infiammatorie intestinali, nelle quali, come dice il nome stesso, si assiste ad uno stato infiammatorio persistente a livello del tratto gastrointestinale. Queste patologie sono spesso associate ad ostruzione, anormalità e disfunzionalità della rete linfatica, specialmente nel morbo di Crohn. In tal caso si può tendenzialmente osservare una maggiore densità dei vasi linfatici, i quali tuttavia a causa dell’infiammazione non sono molto efficaci nel drenaggio e nella risoluzione dello stato infiammatorio. Inoltre, le cellule immunitarie possono formare aggregati in grado potenzialmente di ostruire il circuito linfatico stesso.
Il sistema linfatico svolge un ruolo importante nell’inizio e nella risoluzione dell’infiammazione.
In condizioni di obesità vi è generalmente un sistema linfatico più permeabile e dallo scorrimento meno pulsante. Non a caso chi è fortemente obeso corre un maggior rischio di linfedema ed il drenaggio delle macromolecole è ridotto nel tessuto adiposo sottocutaneo eccessivo a livello addominale. In tale frangente il fattore negativo principale non sembra essere dato dai nutrienti in sé, bensì dagli effetti infiammatori dell’obesità stessa.
In aggiunta, sottolineiamo che a livello intestinale i vasi linfatici sono deputati all’assorbimento dei grassi e delle vitamine liposolubili ed un sistema linfatico con vasi meno integri e più incline al rilascio dei grassi assunti con l’alimentazione aumenta a sua volta il rischio di accumulo adiposo.
Inoltre, la linfa protegge i vasi sanguigni dall’accumulo di grassi ed infiammazione, che sono aspetti chiave nel processo dell’arteriosclerosi. Un’attività simile avviene anche nel cervello, dove risiede una rete di vasi deputata al drenaggio non soltanto dei normali prodotti di scarto del metabolismo, ma anche dei prodotti tossici accumulati a livello nervoso, i quali secondo molteplici studi contribuiscono, almeno in parte, alla neuro-infiammazione e neurodegenerazione.
Cembio: sinergie per risolvere le problematiche infiammatorie
Il Centro di Medicina Biologica si occupa dei disturbi correlati all’infiammazione cronica attraverso percorsi terapeutici personalizzati e da valutare in sede di consulto. A tal fine i nostri specialisti ritengono importante il coinvolgimento benefico di un sistema vascolare e linfatico pienamente funzionanti, in quanto strettamente coinvolti nell’innesco e nella conclusione di ogni processo infiammatorio.
Oltre agli effetti immunitari l’infiammazione è normalmente accompagnata dalla formazione di nuovi vasi, sia sanguigni che linfatici. In particolare questi ultimi apportano benefici nelle situazioni più infiammatorie, perché migliorano lo smaltimento ed il riciclo dei fluidi stagnanti, riducendo pertanto la formazione di edema e le attività favorenti l’infiammazione. In generale la linfa permette di drenare i fluidi in eccesso a causa dell’infiammazione vascolare.
È possibile supportare il linfatico tramite le soluzioni terapeutiche più adatte alla Persona.
Detto ciò, noi del Cembio riteniamo che, accanto alle cure adeguate al disturbo infiammatorio, sia utile supportare il sistema linfatico allo scopo di sostenere le sue capacità di drenaggio e di trasporto delle cellule immunitarie infiammatorie e dei derivati microbici nocivi fino ai vicini centri linfonodali. In merito i linfonodi, di cui se ne contano più di 200 nel corpo, sono compartimenti organizzati per le cellule immunitarie, in special modo per i linfociti, e fondamentali per le reazioni di difesa dell’organismo. Quindi presso il nostro Centro sosteniamo le capacità naturali dell’organismo a far fronte alle reazioni pro-infiammatorie incontrollate tramite molteplici analisi, cure e/o trattamenti da valutare a seconda delle condizioni di salute della persona, dei sintomi e dell’eventuale documentazione clinica.
La nostra segreteria è a disposizione per maggiori informazioni e per fissare un primo appuntamento.
Riferimento bibliografici principali:
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