Quando allarmarsi: diagnosi
La diagnosi di artrite reumatoide si basa sull’osservazione dei sintomi e dei segni durante la visita medica, in particolare il grado di calore, edema e dolore a livello articolare. A ciò si aggiunga l’utilità degli esami di laboratorio che possono confermare l’iter diagnostico, in special modo la presenza elevata nel sangue del Fattore Reumatoide, degli anticorpi anti-citrullina (anti-CCP), di segni anemici e dei parametri infiammatori VES e PCR. In aggiunta risulta utile l’utilizzo di analisi strumentali come la radiografia, l’ecografia articolare e/o la risonanza magnetica.
L’artrite reumatoide è una patologia cronica ad andamento progressivo, cioè peggiora nel corso del tempo. Per questi motivi è fondamentale prendersene cura in tempo prima che il danno ai tessuti osteo-articolari si aggravi ulteriormente e sopraggiunga la disabilità.
Artrite reumatoide: cure per bloccare l’infiammazione
La reazione patologia fondamentale che colpisce le articolazioni è l’infiammazione, che può essere definita come una naturale reazione di difesa nei confronti di ciò che l’organismo considera come una potenziale minaccia. Ma nell’autoimmunità è la stessa risposta immunitaria, che tende ad alterare la salute del tessuto colpito.
La reazione di tipo infiammatoria è suddivisibile in tre fasi:
- Fase acuta temporanea in cui la vasodilatazione e la permeabilità dei tessuti consentono il reclutamento delle cellule immunitarie e delle loro sostanze;
- Fase sub-acuta con infiltrazione dei globuli bianchi;
- Fase cronica e degenerativa.
Se a livello microscopico avviene una progressiva liberazione di mediatori pro-infiammatori a livello macroscopico compare il dolore, eventualmente accompagnato a gonfiore articolare e arrossamento cutaneo.
È fondamentale agire sul sistema immunitario modulandone le attività ed il rilascio dei fattori coinvolti nell’esacerbazione dell’infiammazione come per esempio le citochine. Ciò è possibile tramite terapie mirate e specifiche per il riequilibrio della funzionalità immunitaria.
Ozonoterapia
L’ozonoterapia è un trattamento benefico per chi soffre di artrite reumatoide. Questa terapia consiste nella somministrazione di una miscela di ossigeno ed ozono secondo una concentrazione specifica ed attraverso varie modalità (es. sottocute, endovena, insufflazioni). L’ozonoterapia è un trattamento valido, efficace ed agisce secondo i seguenti meccanismi:
- Azione antibatterica e antivirale;
- Aumento delle capacità antiossidanti;
- Riduzione dell’edema;
- Contrasto dell’infiammazione;
- Promozione del rilascio di ossigeno ai tessuti;
- Riduzione del dolore articolare.
Cure naturali
L’apparato digerente non è un semplice tubo, ma, oltre a presiedere alla digestione ed all’assorbimento dei cibi, contiene al proprio interno un incredibile ecosistema di microrganismi come per esempio batteri, funghi e virus. Questi danno origine al cosiddetto microbiota intestinale, che in una condizione di salute (eubiosi) intrattiene un rapporto di simbiosi con il nostro organismo e partecipa a numerose funzioni metaboliche, nutrizionali, ormonali ed immunitarie del corpo. Tuttavia questa comunità microbica è particolarmente sensibile agli errori alimenti, ad uno stile di vita scorretto, a disturbi gastrointestinali ed all’abuso di alcuni farmaci (es. contraccettivi orali, inibitori di pompa protonica, antibiotici) ponendo le basi per una sua alterazione denominata disbiosi.
Benessere intestinale
Secondo un numero crescente di evidenze la disbiosi intestinale è in grado di dar luogo ad una riposta infiammatoria cronicizzata a tal punto da influire sullo sviluppo dell’artrite reumatoide. Si ritiene che prima che la malattia si manifesti pienamente avvengano a livello della mucosa gastrointestinale numerosi processi che riguardano il microbiota ed il nostro organismo. Ciò porta all’infiammazione della mucosa e alla rottura della tolleranza immunitaria, un aspetto critico in tutte le patologie autoimmuni.
Una condizione di permeabilità intestinale facilita l’assorbimento di sostanze estranee all’organismo e può contribuire alla persistenza o all’aggravamento dei disturbi su base immunitaria, come nel caso dell’artrite reumatoide. Per di più le alterazioni dell’integrità intestinale e del microbiota non incidono solo a livello locale, ma possono ripercuotersi negativamente sull’intero sistema immunitario. Senza tralasciare che sono state riscontrate alterazioni a livello del microbiota intestinale nelle persone con artrite reumatoide.
L’alimentazione
L’alimentazione è un aspetto importante da considerare insieme ad uno specialista. Un’alimentazione sana e bilanciata, in associazione alle altre terapie, rappresenta una strategia utile per attenuare i dolori e la rigidità articolare al mattino. Ciò è dovuto ai complessi effetti dei nutrienti e delle sostanze introdotte con i cibi sulle funzionalità delle cellule e dei sistemi fisiologici. Inoltre la sua importanza è legata anche al fatto che incide nel bene o nel male sull’integrità della barriera intestinale e sul microbiota. Di fatto i nutrienti sono in grado di rafforzare o di indebolire la barriera intestinale e perciò influenzare l’attività immunitaria sottostante. Per esempio risultano particolarmente dannose per la salute un eccesso di alcool, la carenza di alcuni micronutrienti (es. vitamine e minerali), un eccesso di grassi e gli additivi alimentari.
Poliartrite reumatoide cura
La poliartrite reumatoide denota una malattia multisistemica più grave o avanzata a carico del tessuto connettivo, i cui effetti dominanti avvengono a livello di più articolazioni. Nella maggior parte dei casi l’artrite reumatoide colpisce dapprima le articolazioni delle dita e successivamente tende a manifestarsi a livello dei metatarsi-falangi, caviglie, polsi, ginocchia, spalle, gomiti e anche. In caso di poliartrite è necessario valutare diversi aspetti legati al funzionamento, infiammazione e gonfiore articolare e si raccomanda di rivolgersi ad uno specialista per impostare una terapia corretta.
