Intestino e morbo di Crohn
Il morbo di Crohn appartiene a gruppo delle malattie infiammatorie intestinali insieme alla colite ulcerosa. In particolare nella malattia di Crohn si assiste ad uno stato infiammatorio cronico e granulomatoso, che colpisce tutto lo spessore della parete intestinale. Ciò riguarda più frequentemente la porzione terminale dell’ileo, anche se può colpire anche altre zone del tratto gastrointestinale. La patologia non è continua e zone infiammate possono essere intermezzate da porzioni non malate.
L’intestino va incontro a diverse modificazioni durante la progressione della patologia. Nelle fasi iniziali le zone infiammate si rigonfiano a causa dell’edema sottostante, mentre scompaiono le normali pieghe della parete intestinali. Ciò può provocare la comparsa di piccole ulcerazioni, che con il passare del tempo possono sfociare in ragadi. Negli stadi successivi, invece, la mucosa intestinale mostra un andamento ad acciottolato ed ulcere profonde. Infine nel morbo di Crohn conclamato l’intestino è caratterizzato da edema, fibrosi, linfonodi ingrossati e da possibili stenosi (restringimenti).
È opportuno sottolineare che le malattie infiammatorie intestinali non limitano i loro effetti solo a livello dell’intestino, ma hanno manifestazioni sistemiche anche al di fuori di esso.
Morbo di Crohn: sintomi iniziali e cause
Il morbo di Crohn colpisce di più le donne rispetto agli uomini e chi ne soffre ha generalmente dai 20 ai 30 anni o tra i 40 ed i 60. È una malattia molto più diffusa nei paesi industrializzati e nelle zone urbane rispetto a quelle rurali.
Le persone con il morbo di Crohn attraversano periodi con sintomi acuti ed altri con pochi o nessun sintomo. In particolare la sintomatologia comprende i seguenti aspetti:
- Diarrea;
- Crampi addominali;
- Spossatezza;
- Perdita di peso;
- Inappetenza con possibile nausea e vomito;
- Eventuali perdite di sangue;
- Febbricola.
Una terapia adeguata consente di ridurre i sintomi e di prevenire le recidive.
La malattia ha una causa multifattoriale, in cui sono coinvolti fattori di natura genetica, infettiva, immunologica, ambientale e nutrizionale. Accanto ad una suscettibilità genetica i fattori ambientali sono importanti ed includono per esempio il fumo, l’urbanizzazione e l’utilizzo prolungato di contraccettivi orali, anti-infiammatori non steroidei ed antibiotici. D’altra parte è stato osservato che un maggior consumo di vegetali e l’attività fisica agiscono in chiave preventiva.
Morbo di Crohn: diagnosi e prognosi
La diagnosi deve essere effettuata da uno specialista sulla base del quadro clinico, dei segni, dei sintomi e dei risultati di specifiche analisi. In caso di sospetto diagnostico bisogna escludere cause di infiammazione di natura infettiva, mentre le analisi possono essere eseguite tramite tecniche diagnostiche di immagine e biopsia.
Come già accennato il morbo di Crohn ha un andamento ciclico con un susseguirsi di remissioni e di recidive dell’infiammazione. Se non presa in tempo o trattata adeguatamente questa malattia comporta una bassa qualità di vita e la comparsa di complicanze, che potrebbero richiedere anche operazioni chirurgiche.
Complicanze, conseguenze e decorso
Le principali complicanze del morbo di Crohn sono le seguenti:
- Formazione di restringimenti che provocano ostruzione intestinale;
- Ulcere perforanti e causa di ascessi;
- Fistole perianali e ragadi;
- Eventuali sanguinamenti dalle aree ulcerate.
Tra le complicanze sistemiche ci sono disturbi articolari, epatici, carenze nutrizionali, anemia, infezioni recidivanti, osteoporosi e depressione, oltre ad aumentare il rischio di tumori intestinali.
Cure, trattamenti e prevenzione
Il Centro di Medicina Biologica si occupa delle malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn attraverso test, cure e trattamenti mirati al riequilibrio dell’integrità e della funzionalità gastrointestinale. In merito ci avvaliamo di analisi innovative per la valutazione dell’infiammazione, della disbiosi, delle capacità digestive e di assorbimento a livello intestinale. Inoltre siamo in grado di valutare gli effetti dannosi dell’infiammazione intestinale sul resto dell’organismo mettendo in luce le alterazioni biochimiche, metaboliche, nutrizionali ed immunitarie conseguenti al morbo di Crohn.
Le nostre terapie hanno l’obiettivo di ridurre le cause di infiammazione, che sono alla base dell’esacerbazione dei sintomi durante le fasi acute. Non ci limitiamo a sopprimere le attività immunitarie, bensì le nostre cure modulano le risposte immunologiche da un lato neutralizzando gli stimoli pro-infiammatori e, dall’altro, incentivando i processi di auto-regolazione e di tolleranza immunitaria. Di fatto il morbo di Crohn è caratterizzato da una disregolazione immunitaria e da una bassa tolleranza nei confronti del microbiota intestinale, che è l’insieme dei microrganismi che risiedono naturalmente nel tratto gastrointestinale (es. funghi, batteri, virus).