Che cos’è il Morbo di Crohn? Quali sono i sintomi? Quanto conta l’alimentazione? Scopriamolo subito.
Con il termine malattia infiammatoria intestinale si intende un gruppo eterogeneo di patologie, che hanno in comune un’infiammazione intestinale persistente. In merito le principali malattie sono il Morbo di Crohn e la Rettocolite Ulcerosa. Il decorso è caratterizzato da periodi di remissione e di recidive a frequenza variabile con manifestazioni di tipo digestivo ed extra-digestivo.
La causa di queste malattie rimane ancora avvolta nel mistero, ma le evidenze crescenti lasciano ipotizzare che, sulla base di una predisposizione genetica, alcuni agenti infettivi o alimentari, insieme a difetti della barriera intestinale e della micro-vascolarizzazione, provocherebbero una risposta immune anomala con conseguente attivazione cronica della cascata infiammatoria, responsabile delle lesioni. L’attuale incidenza in Europa è di 1-5 casi ogni 100.000 abitanti, soprattutto negli adulti giovani. Ad ogni modo l’aumento della prevalenza ed una sempre maggiore precocità lasciano supporre che lo stile di vita attuale giochi un ruolo ancora sottostimato.
La malattia di Crohn è un processo infiammatorio a carattere cronico, che coinvolge per lo più l’ileo terminale, sebbene possa interessare anche altre parti del tratto gastro-intestinale, soprattutto l’intestino tenue ed il colon. In particolare il 30-40% dei pazienti hanno un coinvolgimento solo a livello dell’intestino tenue, il 40-55% nel tenue e nel colon, mentre il 15-20% solo nel colon. Inoltre la lesione infiammatoria tipica di questa patologia è di tipo segmentario con zone sane circondate da tessuto malato e coinvolge tutti gli strati della parete intestinale.
Morbo di Crohn sintomi: scopri come si manifesta
Benché le manifestazioni cliniche dipendano dalla zona coinvolta, i sintomi del morbo di Crohn più comuni inizialmente sono i seguenti:
- Diarrea cronica (oppure stipsi se è interessato solamente l’ileo terminale), frequentemente post-prandiale. Le cause della diarrea sono la sovra-crescita batterica intestinale, il malassorbimento degli acidi biliari e l’infiammazione che provoca un’alterazione dell’assorbimento e della secrezione di acqua ed elettroliti.
- Dolore addominale che sparisce dopo la defecazione;
- Possibili nausea, vomito, perdita di peso o febbricola;
- Manifestazioni extra-intestinali: eritemi e malattie cutanee infiammatorie, afte orali, artrite periferica, steatosi epatica, anemia, vasculiti, osteoporosi, calcolosi biliare e renale.
Morbo di Crohn sintomi e trattamento. L’alimentazione rappresenta un aspetto fondamentale nella terapia del Morbo di Crohn.
Dal punto di vista clinico il Morbo di Crohn può causare gravi complicanze ed aumenta di 6 volte il rischio di tumore all’intestino tenue e di 4-20 volte quello al colon. In aggiunta le alterazioni presenti nel morbo di Crohn incidono negativamente sulla digestione e l’assorbimento dei nutrienti, oltre ad essere anche responsabili dei ritardi nella crescita dei bambini. Si assiste, perciò, ad un più alto rischio di malnutrizione a causa dei sintomi, degli errori alimentari, dell’aumentato fabbisogni dei nutrienti e della loro perdita nelle feci, della riduzione dell’assorbimento, dei disturbi dell’alvo e della disbiosi. In special modo le carenze più frequenti riguardano lo zinco, il magnesio, il calcio, il ferro, il sodio, il potassio, il selenio, l’acido folico e la vitamina B12.
Nel morbo di Crohn i sintomi e le manifestazioni sono importanti perché permettono di individuare la patologia. Uno stile alimentare equilibrato ha dimostrato di essere di grande beneficio per la correzione dei deficit nutrizionali e per la riduzione dello stato infiammatorio con un significativo controllo dei sintomi.
E’ stato osservato che un consumo adeguato di fibre vegetali, in particolare dalla frutta, esercita effetti preventivi sull’incidenza del Morbo di Crohn, così come le abitudini alimentari a basso contenuto di zuccheri semplici, ma ricche di magnesio, vitamina C e con una buona idratazione. Inoltre la vitamina D è una vitamina liposolubile il cui ruolo nelle malattie infiammatorie intestinali è stato lungamente sottovalutato ed i suoi livelli sono associati alla loro incidenza e decorso clinico.
I fattori alimentari giocano un ruolo sottostimato nella cause delle malattie infiammatorie intestinali ed adottare un’alimentazione corretta riduce il rischio di sviluppare queste patologie.
E’ stato dimostrato che una sana alimentazione durante le fasi acute può facilitare la remissione o prolungarne la durate, oltre ad incidere positivamente sulla qualità di vita. In merito si pensa che i meccanismi d’azione messi in moto dall’alimentazione riguardino l’eliminazione dalla dieta delle molecole antigeniche, la riduzione dell’ingestione dei cibi pro-infiammatori, la produzione di molecole anti-infiammatorie ed i cambiamenti a livello della microflora intestinale. Ad ogni modo non esiste una dieta valida per ogni persona con morbo di Crohn, bensì ogni raccomandazione deve essere valutata da uno specialista in base alla storia clinica e nutrizionale, alle eventuali operazioni chirurgiche ed alle terapie farmacologiche.
In conclusione presso il Centro di Medicina Biologica è possibile effettuare percorsi personalizzati per la terapia integrata del Morbo di Crohn focalizzandosi sul ripristino del benessere intestinale e sulla cura dell’alimentazione.
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